Segue da "Parte I"
TECNICHE
L’iniezione epidurale, nel gatto e nel cane è quasi costantemente eseguita attraverso lo spazio lombosacrale, tuttavia, in cani di taglia grande può essere, talvolta, sfruttato lo spazio sacro-coccigeo.
Se è vero che, nel cane, la procedura può, talvolta, non richiedere un’anestesia generale, quest’ultima diviene imprescindibile nel gatto.
Un’aspetto importante e talvolta trascurato in corso di anestesia epidurale, è la prevenzione e il trattamento dell’ipotensione prodotta dal blocco del sistema simpatico, che avviene a seguito di iniezione epidurale di anestetici locali. Animali sottoposti a parto cesareo sembrano essere particolarmente suscettibili a tale problema. È raccomandabile l’infusione di 20 ml/Kg di Ringer lattato sia nel cane che nel gatto come come sostegno vascolare preventivo. In pratica, ciò significa guadagnare un accesso venoso periferico e iniziare quanto prima la somministrazione di fluidi. L’infusione può avvenire durante la preparazione del sito e l’esecuzione dell’iniezione epidurale.
Il posizionamento dell’animale per la procedura può essere il decubito laterale, sia destro che sinistro, o il decubito sternale. In decubito laterale gli arti posteriori vengono tirati anteriormente, in decubito sternale essi vengono portati sotto l’animale e cranialmente. Tale posizionamento assicura il massimo di stanziamento tra l’ultima vertebra lombare ed il sacro.
I punti di repere per la corretta localizzazione del sito di inoculo sono le ali dell’ileo e i processi spinosi dorsali dell’ultima vertebra lombare e del sacro. Di prima scelta è, quando possibile, il posizionamento sternale, nel quale è più semplice determinare con precisione la linea sagittale mediana in cui inserire l’ago. Gli angoli esterni delle ali iliache devono essere palpati con il pollice ed il medio, mentre l’indice è diretto aboralmente. Lo spiraglio lombosacrale è localizzabile per palpazione, come una depressione immediatamente caudale al processo spinoso dorsale della settima vertebra lombare. L’ago spinale viene quindi inserito, lentamente, con angolo di 90° rispetto al piano cutaneo, facendo attenzione ad inserirlo esattamente sulla linea sagittale mediana. Un bottone di anestetico locale può essere effettuato nell’animale cosciente, anche se un’eccesso di anestetico iniettato nei tessuti potrebbe distorcere il normale profilo del sito, rendendo più difficoltosa la successiva operazione.
La scelta dell’ago è dettata dalla taglia dell’animale. Un ago spinale da 22 Gauge/2,5 cm trova applicazione nel gatto e in cani di taglia piccola; uno da 20 Gauge/3,8 cm in cani di media taglia e uno da 18 Gauge/7,5 cm in cani di grossa taglia.
Facendo avanzare l’ago, nel momento in cui esso incontra ed oltrepassa il legamento interarcuato, è più o meno chiaramente distinguibile una senzazione simile al passaggio dell’ago attraverso un sottile foglio di plastica. Qualora non si avvertisse il passaggio del legamento e si incontrasse la resistenza da parte dell’osso, sarà necessario ritirare di poco l’ago e reinserirlo con direzione più appropriata.
Il miglior metodo per assicurarsi che la bietta dell’ago abbia raggiunto effettivamente lo spazio epidurale è quello del “test della perdita di resistenza”. Iniettando fino a 2 ml di aria o soluzione fisiologica, l’assenza di resistenza, conferma la giusta localizzazione. Una volta inserito l’ago, è necessario assicurarsi dell’assenza di liquido cefalo-rachidiano (LCR) o sangue attraverso di esso prima di iniziare l’iniezione. La fuoriuscita di LCR indica una puntura subaracnoidea; in tale evenienza è possibile effettuare ugualmente l’iniezione, dimezzando la dose calcolata. Nel caso di fuoriuscita di sangue dall’ago è necessario sfilarlo e ripetere l’operazione, dal momento che una accidentale somministrazione endovenosa potrebbe determinare segni di tossicità acuta da anestetici locali, quali convulsioni, depressione cardiopolmonare, fino all’arresto cardiaco, oltre, ovviamente, a non produrre la desiderata analgesia locale.
La soluzione anestetica deve essere iniettata lentamente, in un tempo di 30-60 secondi e deve essere a temperatura corporea.
giovedì 30 agosto 2007
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